Fondo
Partito
Comunista
Italiano
Federazione
di Genova

Inventario

Intervento realizzato con il
finanziamento della Sopritendenza
Archivistica della Liguria

Archivio Fondazione Diesse Genova – Fondi P.C.I., P.D.S., D.S. Federazioni di Genova

Tipologia del livello di descrizione
complesso di fondi

Estremi cronologici
1924 – 2010

Metri lineari
33.0

Consistenza archivistica
Millenovecentoventiquattro recor contenuti in 538 unità archivistiche.

Abstract
Il Complesso archivistico è costituito dai tre fondi:
Partito Comunista Italiano – Federazione di Genova;
Partito Democratico della Sinistra – Federazione di Genova;
Democratici di Sinistra – Federazione di Genova

             Partito Comunista Italiano – Federazione di Genova
Il Partito Comunista è presente a Genova fin dal 1921, anno in cui nel Congresso livornese del Partito Socialista Italiano la corrente di sinistra (Bordiga, Gramsci) fonda il Partito Comunista d’Italia. A Genova, come nel resto d’Italia, le leggi speciali fasciste del 1926 costringeranno il partito alla clandestinità, dalla quale uscirà solo nel 1943, momento dal quale il partito varia la propria denominazione in Partito Comunista Italiano (PCI), denominazione mantenuta sino allo scioglimento del 1991. Nel periodo fascista/bellico la storia clandestina del comunismo a Genova è strettamente legata, da un lato, all’attività sindacalista e ai numerosi scioperi del polo siderurgico cittadino (e industriale in genere), e dall’altra (come in altre parti del Nord d’Italia) all’attività partigiana di resistenza al fascismo e agli occupanti tedeschi.

Nel 1943 la Federazione di Genova del PCI annovera 1.400 iscritti, che aumenteranno esponenzialmente nel giro di pochi anni (7.558 nel 1944, 53.180 nel 1945, 74.796 nel 1946) raggiungendo la quota massima di 76.850 iscritti nel 1947, per poi attestarsi sulla media di circa 40.000 – 45.000 iscritti tra il 1960 e il 1980. L’organizzazione locale del PCI prevedeva l’esistenza di sezioni territoriali e di cellule, nuclei composti di 10-15 aderenti, atte soprattutto a coordinare l’azione in aziende o località dove il numero ridotto di iscritti non permettesse di fondare una sezione. L’importanza delle cellule scemò progressivamente (restando attive solo all’interno delle aziende), mentre aumentò progressivamente il numero delle sezioni: 149 nel 1947; 198 nel 1956 (82 delle quali solo a Genova); tra le 150 e le 170 fino alla metà degli anni ’80, quando il calo delle sezioni legate alla Federazione di Genova è in parte conseguenza della creazione della Federazione Tigullio (1984). Circa 35 sedi di sezione erano site in immobili di proprietà del partito, molte annettevano un circolo ricreativo e tutte una piccola biblioteca.
La sede della Federazione era situata in uno stabile di Via Saluzzo, una delle Case del Fascio occupate dai partigiani dopo la Liberazione. Da tale sede giunse lo sfratto esecutivo nel 1954 ma a quella data una sottoscrizione tra iscritti e simpatizzanti aveva permesso l’acquisto di un edificio di sei piani in Salita San Leonardo, civici 18 e 20, che rimarrà sede storica del PCI, del Archivio Fondazione Diesse Genova – Fondo P.C.I. Federazione di Genova PDS e di DS a Genova sino al 2000. La sede si spostò quindi in Piazza de Marini e, nel giro di pochi anni, in Piazza della Vittoria.

Nel 1991 il Partito Comunista Italiano, al termine del XX Congresso a Rimini, si sciolse per formare il Partito Democratico della Sinistra. Anche la Federazione di Genova divenne  filiazione del nuovo partito politico.
I segretari della Federazione di Genova, tra il 1943 e il 1991 furono:

  • Arturo Dellepiane (agosto – settembre 1943);
  • Raffaele Pieragostini (settembre – novembre 1943);
  • Remo Scappini (novembre 1943 – giugno 1945);
  • Agostino Novella (luglio 1945 – 1948);
  • Secondo Pessi (1948 – 1954);
  • Giuseppe Noberasco (1954 – 1960);
  • Sergio Ceravolo (1960 – 1967);
  • Piero Gambolato (1967 – 1970);
  • Antonio Montessoro (1970 – 1975);
  • Lovrano Bisso (1975 – 1980);
  • Roberto Speciale (1980 – 1983);
  • Graziano Mazzarello (1983 – 1989);
  • Claudio Burlando (1989 – 1990);
  • Claudio Montaldo (1990 – 1991).

Tipologia del livello di descrizione fondo
Estremi cronologici
1943 – 1991 [La presenza di alcuni documenti relativi alla Resistenza o di documenti legati alle note biografiche degli iscritti riduce l’estremo inferiore sino al 1924]
Metri lineari  16.0
Consistenza archivistica
Ottocentotrentacinque record contenuti in trecentonove unità archivistiche.
Contenuto
Va subito premesso che il fondo non presentava segnature in grado di determinare l’attribuzione a serie o sezioni particolari (tranne nel solo caso dei documenti della Commissione Fedarale di Controllo, vd. oltre), né era provvisto di alcuno strumento di corredo; la documentazione era frammista in maniera promiscua con gli altri fondi, anche se generalmente ben condizionata in fascicoli, scatole e faldoni riportanti indicazioni di contenuto ed estremi cronologici in massima parte attendibili.
Pur nella mancanza di un ordinamento iniziale, è altresì apparso chiaro come alcune categorie di documenti si presentassero simili per argomenti trattati o per modalità di creazione e conservazione delle pratiche.
Nel sempre difficile tentativo di mediare l’esigenza di fruibilità dell’archivio e di rispetto dello stato iniziale della documentazione, e guidati dal principio del minor intervento soggettivo possibile, si è individuata una struttura dell’archivio in dieci sezioni, in alcuni casi suddivise in sottosezioni e serie:
I – Bandiere, tessere, fregi
1 – Bandiere
A – Nazionale italiana
B – Partito Comunista Italiano (nazionale o generica di federazione)
Archivio Fondazione Diesse Genova – Fondo P.C.I. Federazione di Genova

C – Bandiere di sezioni, unità di base, cellula
D – Altre organizzazioni
2 – Tessere
3 – Fregi
II – Biblioteca ed emeroteca
1 – Biblioteca
A – Atti a stampa dei Congressi Nazionali
2 – Emeroteca
III – Commissione Federale di Controllo e Comitato Federale
1 -Anagrafe
2 – Atti disciplinari
3 – Corrispondenza
4 – Probiviri
5 – Relazioni annuali
6 – Varie
7 – Verbali
A – Verbali Comitato Federale
B – Verbali Comitato Direttivo
IV – Congressi
1 – Nazionali
2 – Provinciali e locali
V – Convegni, conferenze, seminari
VI – Elettorale
VII – Feste dell’Unità
VIII – Aree tematiche
1 – Ambiente, ecologia
2 – Commercio
3 – Cultura
4 – Donne
5 – Economia, Lavoro, Industria
6 – Giustizia, criminalità, terrorismo
A – Terrorismo
7 – Mobilità e trasporti
8 – Porto
9 – Questioni internazionali, pacifismo
10 – Scuola e Università
11 – Urbanistica
12 – Miscellanea
IX – Partito
1 – Organizzazione
2 – Dati statistici, iscritti e tesseramento
3 – Sezioni
4 – Riflessione sulla “forma partito”
4 – Varie
X – Storia del Partito e della Resistenza
Ogni sezione ha ricevuto una numerazione progressiva a se stante, al fine di permettere ingresso di eventuale nuovo materiale senza stravolgere la numerazione complessiva del fondo.
Come sopra ricordato, unica eccezione alla mancanza di organizzazione delle carte è costituita dalla Sezione generata dalla Commissione Federale di Controllo (e Comitato Federale) tra il 1954 e il 1990. Tali carte presentano delle segnature ben distinguibili e caratteri estrinseci di fascicoli e cartelle assolutamente omogenei (perfino nella grafia manoscritta delle note archivistiche); nonostante gli estremi cronologici della documentazione siano molto ampi, si può affermare con quasi assoluta certezza che tale sezione sia nata intorno al 1975 o 1980 (raccogliendo anche materiale con datazione precedente). Anche all’interno di detta sezione
Archivio Fondazione Diesse Genova – Fondo P.C.I. Federazione di Genova purtroppo le serie documentali non risultano complete (si veda la serie del Verbali, per i quali peraltro non esistono registri, ma solo raccolte di originali o copie non rilegate). Unica serie ricca e probabilmente completa, all’interno di detta sezione, è rappresentata dalla raccolta delle “note informative”, ossia le note con dati biografici degli iscritti.
Altro nucleo di documenti molto omogeneo nella produzione e formazione delle unità archivistiche è rappresentato dalle carte relative all’attività congressuale. Si tratta quasi sempre di scatole o faldoni abbastanza voluminosi costituiti da piccole dispense con gli atti ufficiali dei congressi, con verbali dei congressi delle sezioni e risultati dei voti per mozioni e candidati, ma anche da appunti, corrispondenza, testi e bozze di interventi, dati statistici vari. Il coincidere e sovrapporsi dei congressi nazionali con quelli provinciali (e regionali) rende quasi impossibile scindere il materiale degli uni e degli altri; si è creata una sezione dedicata ai congressi nazionali
laddove le unità archivistiche siano palesemente dedicate a congressi nazionali (posto che si tratta sempre di documenti inerenti la partecipazione e il contributo della Federazione genovese al determinato congresso nazionale in corso).

Tra gli anni ’70 e ’90 venne raccolta in maniera abbastanza sistematica la documentazione relativa alle varie tornate elettorali (amministrative o politiche) e ai referendum popolari, materiale confluito pertanto nella sezione “Elettorale”.
Non esistendo serie ben precise di documenti creati espressamente dalle varie commissioni della Federazione, ma faldoni di documenti chiaramente raccolti o prodotti su determinati argomenti o temi, si è scelto di creare una sezione nominata “Aree tematiche”, suddivisa per gli argomenti oggetto delle carte.
A tale sezione si affianca quella dedicata a convegni, conferenze e seminari. Sebbene in entrambe le sezioni si trovino documenti relativi agli stessi argomenti, la divisione è frutto di una precisa scelta dettata dalla genesi dei documenti: da un lato le carte e gli atti ufficiali prodotti nell’ambito di un evento (invitati, programmi, atti preparatori, relazioni ufficiali, ecc.), dall’altro il materiale raccolto per documentazione e riflessione “interna”, non necessariamente confluito in posizioni verso l’esterno (appunti, ritagli di giornale, bozze di relazioni, tabelle statistiche, ecc.).
Questo non esclude che chi ha prodotto un faldone relativo ad un tema o argomento non vi abbia inserito anche materiale relativo ad un convegno o ad un seminario, ma tale materiale non è stato scorporato per non compiere una forzatura rispetto allo stato iniziale delle carte.
A tal riguardo giova porre una nota utile per chi voglia consultare l’archivio: su un determinato argomento sarà utile consultare tanto la sezione “Aree tematiche”, quanto quella “Convegni, conferenze, seminari” e, altresì consultare la sottosezione “Sezioni” in “Partito” (vd. oltre). Ciò si deve al fatto che, nella particolare situazione del tessuto socio – economico genovese, molte sezioni locali della Federazione erano legate a settori produttivi o economici: si pensi alla Sezione Gramsci – Olcese che raccoglieva i lavoratori portuali, alla Longo USL XI, dei lavoratori dell’Ospedale Galliera, o alla Sezione Alpa degli Auto-ferro-tranvieri.
Una sezione è stata dedicata generalmente al “Partito”, ossia a tutta quella documentazione, purtroppo non omogenea nello stato iniziale delle carte, non afferente ad un determinato argomento, ma alla vita interna della Federazione. In essa si trovano i documenti relativi all’organizzazione della Federazione, ai suoi organi dirigenti e ai rapporti con la Commissione Centrale del P.C.I. nazionale, ai dati statistici circa gli iscritti e le campagne di tesseramento, i documenti prodotti da singole sezioni locali. A tal riguardo la documentazione è scarsa, non omogenea e frammentaria, non trovandosi che il materiale prodotto da alcune sezioni che raggruppavano categorie particolari di lavoratori. Pur esistendo il sospetto che tale documentazione sia stata conservata solo in relazione alla tematica generale cui è afferente (si veda a titolo di esempio la documentazione della Sezione Gramsci per l’importanza della storia delle lotte dei portuali), si è preferito far valere il criterio della preminenza del soggetto produttore delle carte, trattandosi di documenti prodotti o raccolti dalla sezione, auspicando che possano in futuro confluire in archivio documenti di numerose altre sezioni locali. Nella sezione “Partito” si è dedicata una sottosezione al molto materiale creato e raccolto circa la lunga riflessione sulla Archivio Fondazione Diesse Genova – Fondo P.C.I. Federazione di Genova “forma partito” che coinvolgendo gli iscritti dalle unità di base sino a Botteghe Oscure ha portato alla trasformazione del Partito nel XX Congresso.
Nella sezione “Storia del Partito e della resistenza” si sono inclusi tutti quei documenti, prodotti o per lo più raccolti, dalla Federazione nel corso degli anni utili a ricostruire biografie di partigiani o compagni illustri e in generale la storia del Partito, nazionale o locale, e della Resistenza.
Nonostante la scarsa omogeneità iniziale del fondo e la frammentarietà che caratterizza molte serie di documenti, la ricchezza del presente archivio è veramente notevole, e richiede allo studioso, anche provvisto del presente utile strumento di corredo, la pazienza di incrociare le ricerche tra le varie sezioni, dalle quali spesso emergono inaspettatamente documenti di grande importanza o alcuni “cimeli”; a titolo di mero esempio: il resoconto e gli interventi al Comitato Direttivo della Sezione Gramsci sui temi della ristrutturazione del Porto e del cosiddetto “binomio” (sezione VIII, busta 23, fascicolo 1); il discorso inedito di Palmiro Togliatti per l’inaugurazione della sezione Gramsci del 15 novembre 1963 (sezione IX, busta 14, fascicolo 1, fascetta 8); la registrazione video del comizio tenuto da Enrico Berlinguer all’inaugurazione dei locali delle sezioni di Riva Trigoso il 6 giugno 1984, penultima apparizione pubblica prima della morte (sezione X, busta 13); il numero dell’Unità, edizione della Liguria, del 25 aprile 1945 (sezione II, busta74); i volantini del CLN e i numeri originali ciclostilati dell’Unità pubblicata clandestinamente
tra il 1943 e 1944 (sezione X, busta 3); i molti documenti e cimeli relativi alla partigiana Emilia Belviso, voce italiana di Radio Barcellona nella lotta antifranchista in Spagna (sezione X, busta 12).
Storia archivistica
L’intero archivio è stato conservato presso la sede genovese del partito, in Salita San Leonardo, sino alla vendita dello stabile nel 2000. Le carte, nel frattempo implementate da quelle prodotte dalla Federazione del Partito Democratico della Sinistra e poi dei Democratici di Sinistra, hanno successivamente subito quattro traslochi: verso la sede di Piazza de Marini; nel giro di pochi anni da li a Piazza della Vittoria e quindi presso i locali della sezione Luxemburg in Via San Marino
109; infine nella nuova sede della Fondazione Diesse, in via Cantore 52/2, inaugurata nel 2019.
Salvo la presenza di alcune segnature su un nucleo di documenti compresi tra il 1980 e il 1990, non si hanno notizie di ordinamenti, né di inventariazioni del materiale.
L’archivio è stato oggetto di una prima elencazione sommaria tra la fine del 2018 e la fine del 2019, al termine della quale si è posto mano al riordinamento delle carte e alla loro separazione; tutto il materiale era infatti prodotto senza soluzione di continuità dagli stessi organi della Federazione di Genova del P.C.I. e pi del P.D.S. e D.S., ma le nette cesure istituzionali intervenute nella storia del Partito hanno imposto la separazione di tre fondi distinti. Al termine della suddetta elencazione, e prima di porre mano al riordinamento, la Fondazione Diesse, per mezzo di Ubaldo Benvenuti, ha emesso un appello rivolto agli iscritti della Federazione, al fine di
reperire eventuale materiale documentale disperso, il che ha permesso di ricevere interessante documentazione che è confluita in archivio.

Allegati